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Commenti al testo di Amina Narimi
io sono insieme

Sei nella sezione Commenti
 

 Paolo Ottaviani - 11/04/2016 15:01:00 [ leggi altri commenti di Paolo Ottaviani » ]

Condivido profondamente quanto scrive Franca Alaimo: “A me piace soprattutto una caratteristica della poesia di Amina: quella di sapere creare sempre rapporti: fra le dimensioni del cielo e della terra, fra le realtà sensibili e le loro proiezioni simboliche, fra l’anima individuale e quella cosmica. Si respira sempre, mentre si leggono i suoi versi, qualcosa di mistico, come un’apertura d’ala che trascini verso l’alto”. Qualcuno potrebbe pensare che quel “qualcosa di mistico” produca, alla fin fine, una poesia sempre uguale a se stessa, perennemente fissa nella sua ascetica contemplazione. Costui sbaglierebbe. La poesia di Amina è sì sempre incentrata sulla diafana stella della trascendenza ma il suo resta un “ascetismo in divenire”, profondamente ancorato alla mutevolezza e fragilità della terra e dei corpi. Più che saper creare rapporti “fra le dimensioni del cielo e della terra” Amina si fa testimone e demiurgo della reciproca, coinvolgente invasione del cielo sulla terra e della terra nel cielo “nell’instancabile enigma dell’eternità”. Grazie ancora Amina!

 Gil - 09/04/2016 14:33:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

Alla fine, diverrai madre di luce
come fu all’origine del tempo.
Scaverai un passaggio tra i tuoi ginocchi
di cui noi baceremo devoti
il dolore divenuto preghiera
dalla radice degli alberi al cielo
attraversando la carne avvinta all’amplesso
dell’Amore che non conosce lingua
né forma né barriere.
Ti chiameremo madre del vuoto
scavata dentro dal coraggio della perdita
per non sconfessarti l’amante dell’Amore.
Pura ci partorisci ancora bambini, infanti
perché tornati nel vero, ora incapaci perciò di parola.

 Franca Alaimo - 08/04/2016 22:37:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Non è mai facile capire a quale "evento" (o addirittura o quale sentimento-emozione) Amina rimandi quando scrive versi. E, forse, non è nemmeno indispensabile, quello che interessa è l’esito della sua scrittura, sempre di alto livello. Il filo da seguire è probabilmente, in questa poesia quello che mette insieme una tomba vuota e l’eternità: sembra che il messaggio cristico, il miracolo della resurrezione, la promessa d’eternità di cui è significazione, pur rimanendo riconoscibile, venga adattato al racconto di dolori molto più personali, ad assenze che hanno fatto vuoto dentro la vita dell’autrice.
A me piace soprattutto una caratteristica della poesia di Amina: quella di sapere creare sempre rapporti: fra le dimensioni del cielo e della terra, fra le realtà sensibili e le loro proiezioni simboliche, fra l’anima individuale e quella cosmica.
Si respira sempre, mentre si leggono i suoi versi, qualcosa di mistico, come un’apertura d’ala che trascini verso l’alto.

 Franco Bonvini - 08/04/2016 21:49:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Loredana ha detto una cosa molto bella : "per chi legge"
Ha "compreso" cioè preso con sè un dolore.
Perchè Amina è un mistero e va "compreso" e allora ti mostra i tuoi dolori.

 Loredana Savelli - 08/04/2016 21:14:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Meravigliosa!!
Un dolore che si sublima in poesia, un lenitivo per chi legge.
Davvero molto bella!

 Franco Bonvini - 08/04/2016 19:23:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

La tomba è vuota.. e nessuno vedrà più, se non crede.
Un altro capolavoro.